La diffusione di alimenti che utilizzano farine alternative, in particolare quelle di legumi, sta vivendo un'enorme diffusione. Ciò è dovuto a diversi fattori, come particolari condizioni di salute, curiosità verso sapori innovativi o desiderio di consumo di ingredienti naturali e genuini, presentati in forme inconsuete.
La pasta di legumi decorticati rappresenta una delle novità con maggior attrattiva sui consumatori italiani: dall'ottima consistenza, con un sapore delicato o intenso, a seconda del legume di partenza, è adatta a tutti i condimenti e oggi si trova facilmente sugli scaffali della grande distribuzione, nei negozi bio, nelle farmacie e nei punti vendita dedicati alle eccellenze alimentari.
Cosa caratterizza una pasta di legumi?
La pasta di legumi, a meno di condizioni mediche specifiche, non intende sostituirsi alla tradizionale pasta di grano. Il suo utilizzo si integra in una dieta bilanciata e varia, che permette di soddisfare il desiderio di 'primo piatto', caratterizzandone un diverso gusto e apporto nutritivo.
Essa nasce come variante della pasta alimentare, ma utilizza legumi come lenticchie, ceci e piselli, privati della loro buccia esterna, chiamata anche crusca o tegumento, e macinati in una farina facilmente lavorabile.
Il processo di decorticazione la caratterizza questa preparazione come:
- fonte di proteine e fibre, di cui i legumi sono ricchi, particolarmente apprezzati da coloro che seguono diete vegetariane, vegane o ad alto contenuto proteico;
- elemento naturalmente privo di glutine, il che ne fa un'ottima e pratica soluzione per chi soffre di intolleranze e celiachie;
- ingrediente a bassa densità calorica, ideale per chi segue un regime alimentare controllato;
- coadiuvante nelle diete, a causa del suo basso indice glicemico, che la rende importante nel mantenere più stabili i livelli di zucchero nel sangue dopo i pasti;
- alternativa interessante per gusto, consistenza e sapore;
- versatile in cucina, perché utilizzabile in molte ricette della tradizione dei primi piatti italiani, ai quali aggiunge una variazione nutrizionale e un tocco di colore;
- apportatrice di micronutrienti come ferro, magnesio, potassio e vitamina del gruppo B, di cui conserva la ricchezza anche dopo la cottura.
Come scegliere una pasta di legumi di qualità?
La grande diffusione della pasta di legumi avvenuta negli ultimi anni porta a consigliare alcuni cautele per assicurarsi di scegliere un prodotto di qualità. I punti da tenere in considerazione sono:
- analisi degli ingredienti, effettuata attraverso il controllo dell'etichetta e la verifica che siano presenti solo legumi decorticati, senza aggiunte artificiali o conservanti;
- controllo della provenienza e qualità dei legumi, preferendo fonti affidabili e sostenibili e la presenza di informazioni sulla coltivazione e lavorazione delle materie prime;
- selezione di metodi di produzione delicati, che ne garantiscono la conservazione e la concentrazione dei nutrienti tipici dei legumi di origine;
- presenza di certificazioni di qualità o di sostenibilità, come il marchio biolgico o il marchio Fair Trade, mirati a garantire che la pasta sia stata prodotta secondo standard elevati;
- provare di texture e consistenza, per trovare la ricetta più adatta alle proprie preferenze;
- approfondimenti sulla reputazione del produttore, sia attraverso recensioni online, sia chiedendo consigli a persone che hanno già provato il prodotto;
- analisi del rapporto qualità-prezzo, tenendo presente che il driver per una scelta consapevole non si limita al costo, ma si costruisce di vari elementi: una pasta di legumi senza buccia costa in genere più di quella di grano e una pasta di legumi di qualità può costare più di un'altra pasta di legumi perché gli ingredienti di partenza hanno caratteristiche di densità e sostenibilità diverse.
Concludendo, è importante prendersi il tempo necessario per esaminare le opzioni disponibili, scegliere quella che meglio si adatta alle proprie preferenze ed esigenze dietetiche e affidarsi a produttori noti per la cura delle materie prime e dei processi di lavorazione.