Non sempre le riparazioni domestiche sono pianificabili: capita debbano semplicemente essere effettuate, sia che si tratti di lavori piccoli, come aggiustare il fondo di un mobile che si è staccato, sia di progetti ben più grandi come riparare un tetto o gli infissi delle finestre. E non sempre, proprio per questo, è possibile o consigliabile rivolgersi a dei professionisti: sovente si tratta di lavori che è possibile effettuare in prima persona, senza grosse difficoltà. Ma per farlo, se anche non occorre un professionista, occorre uno strumento professionale, e le pistole a chiodi elettrosaldati sono l’attrezzo ideale per tutte queste operazioni sotto il profilo del tempo, della fatica, e dei risultati.

Le pistole a chiodi elettrosaldati sono solitamente pneumatiche, o elettriche: oltre a queste distinzioni, che sono relative alla loro alimentazione – e indirettamente, alla potenza, quindi alla profondità a cui i chiodi elettrosaldati verranno infissi nel materiale sottostante: un tratto da cui dipende la solidità del lavoro finito – esistono poi decine di modelli differenti di pistole sparachiodi, classificati in base al tipo di compito per il quale devono essere impiegati, e progettati per renderlo più facile. Se infatti sono sempre i chiodi elettrosaldati ad essere impiegati per riparare un tetto o per fissare un pavimento, l’ambiente, la posizione e le superfici sono molto diverse: e se una sparachiodi da tetti avrà, ad esempio, delle aree antiscivolo applicate sulla sua superficie, per poter essere appoggiata sulla superficie obliqua del tetto senza cadere mentre ci si sposta, una pistola a chiodi elettrosaldati per pavimenti sarà costruita in modo da poter essere appoggiata ai listoni di un parquet senza sciuparli con angoli sporgenti. Per questo, prima di acquistare o noleggiare un attrezzo di questo tipo, è importante effettuare un’accurata selezione del modello più adatto.

Oltre alla pistola, naturalmente, è essenziale poi valutare bene i chiodi elettrosaldati da utilizzare. Solidamente venduti a bobine di circa 120 pezzi, i chiodi elettrosaldati solitamente hanno il fusto anellato, per potersi piantare ancora più saldamente e non rischiare di scivolare; oltre a questo, le loro misure sono naturalmente calibrate in base al lavoro per cui sono progettati. Per rimanere sull’esempio precedente, relativo alla riparazione dei tetti, i chiodi elettrosaldati usati per fissare le tegole sono spessi e lunghi, per poter essere infissi a fondo e resistere alle sollecitazioni a lungo, garantendo una durata soddisfacente del lavoro.

Fra le caratteristiche più utili e interessanti, eppure spesso ignorata dai profani, da analizzare nello scegliere una pistola sparachiodi c’è sicuramente la quantità di chiodi elettrosaldati che può caricare. Il tempo di ricarica della bobina infatti è uno dei fattori che maggiormente influiscono sulla durata complessiva di un lavoro, e sulla sua comodità. Altro elemento da considerare è il peso complessivo della pistola: per quanto i chiodi elettrosaldati vengano spinti automaticamente nel materiale, senza richiedere grosso sforzo, la posizione d’uso carica tutto il peso sul polso, e modelli molto sbilanciati potrebbero portare a lesioni e piccoli disturbi.

Di Alice Bartoli

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